comunicato n°200 del 20 dicembre 2013.

Scriviamo per portare alla Vostra attenzione le problematiche legate alla fornitura dei pasti per chi è costretto a mangiare in esterno e/o in condizioni disagiate; il più delle volte consumando il pasto in posizioni precarie, dove un tavolino ed una sedia sono un lusso come poter disporre dei servizi igienici.

Il servizio offerto dall’attuale società risulta al disotto dei valori nutrizionali di base fissati per un pasto. L’esigua quantità di cibo proposta non è sufficiente a ricoprire il corretto reintegro di energie necessarie a consentire il regolare svolgimento delle attività lavorative.

Inoltre non è prevista fornitura di acqua ne bevande calde in thermos. Risulta, quindi, a carico dell’Azienda trovare una soluzione per integrare queste carenze. Facciamo inoltre presente che continuano ad essere consegnati cestini non sigillati e, quindi, non conformi dal punto di vista igienico sanitario.

Comprendiamo che il rispetto del CCNL può essere seccante, purtroppo fintanto che risulta in vigore è necessario attenersi alle regole ivi enunciate. Ricordiamo un’altra, noiosa, regola per la quale è obbligatorio un tempo di stacco dal lavoro per usufruire del pasto ed esso è irrinunciabile a termine di legge (dagli artt.45 e 46 del CCNL del 14.9.2000 e dall’art.13 del CCNL del 9.5.2006).

Detto ciò vorremmo congratularci con colui che ha preso questi accordi con la ditta fornitrice del servizio pasti. Sicuramente un tale accordo volto al risparmio sulla “pelle” dei dipendenti preluderà ad una fulgida carriera. Quello che sentiamo di obiettargli è:”perché fermarsi a questo?” Avrebbe potuto agevolmente chiedere la sostituzione del pasto con scatolette di cibo per cani. Con poche decine di centesimi avrebbe ancor più “brillantemente” risolto il problema.

Questo, al di là delle battute, rientra in un problema più generale della capacità e competenza di chi gestisce. Se è vero che è facile criticare chi decide, è altrettanto vero che occorrono capacità e non “bandiere” per ricoprire un incarico. Fino a che non verrà superata questa condizione la Nostra Azienda resterà ferma. In questo drammatico periodo economico non si può solo ragionare in termini di risparmio, ma va messa in campo la capacità ideativa di crescita e sviluppo, è per questo che esiste il management ed è anche il motivo per il quale viene pagato profumatamente, oltre al fatto che dovrebbe essere licenziato in tronco ove fallisse.

Rimaniamo in attesa di una risposta aziendale, altrimenti ci vedremo costretti procedere con gli strumenti sindacali a nostra disposizione.

Download (PDF)