comunicato n° 237 del 15 Novembre 2019

La solita Azienda che scarica sui lavoratori

Non c’è dubbio, anche questa volta l’azienda non si è smentita. Lo scaricabarile va avanti da qualche anno e non accenna a fermarsi, ci ha sbattuto il muso varie volte ma evidentemente non ha imparato dai suoi stessi errori.

Questa volta tocca al nuovo sistema di inserimento delle presenze che ha sostituito il vecchio foglio di carta con un sistema digitalizzato da compilare on line. Di per sé un’ottima idea come avevamo suggerito nel lontano 2008 con il nostro comunicato n°153. non ci si può quindi attaccare di vetera posizione anti-digitale, in fondo siamo sempre stati più avanti dell’azienda in tema di digitalizzazione.

Peccato che la sperimentazione si è fatta solo su gruppi impiegatizi e su piccoli gruppi di produzione venga ora riportata quell’esperienza sui grandi numeri della produzione senza confrontarsi con nessuno.
Potremmo aver fatto presente che per il lavoro in esterno, ne citiamo alcuni:

  • Il sistema non è stato semplificato quando il turno prevede varie voci e codici da inserire
  • Non tutti i codici delle maggiorazione e indennità si possono inserire
  • Non è possibile utilizzare RaiPlace dopo le 23:00
  • I colleghi delle riprese esterne non hanno strumenti informatici forniti dall’azienda
  • Il tempo è già poco di suo, le pause quasi inesistenti, i locali non ne parliamo.

    Poi ci dovrebbero spiegare come mai al CPTV di Roma non si possono inserire variazioni orarie, attività come il gave, gavu, rpaf, asan, ecc. cosa che negli altri Cptv si puo’ fare. Si è partiti oggi con l’obbligatorietà di ieri, non considerando che le normali transazioni in qualsiasi azienda hanno bisogno di tempo. Stiamo parlando dello stipendio dei lavoratori e non di una semplice prenotazione di soggiorni Arcal.

    La Direzione del Personale ha “scaricato il barile” sui lavoratori con una email un cui spiega che il sistema è semplice e non ha bisogno di corsi o come dice la circolare di “una particolare formazione” .

    Se lo dicono loro possiamo stare tutti tranquilli tanto non sarà il loro stipendio ad essere incompleto.

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