Il giro d’Italia di ciclismo è tra le più complesse e impegnative realizzazioni per la produzione Rai. Una produzione itinerante che accentua le difficoltà di un lavoro lungo e difficile. Un lavoro nel quale i dipendenti RAI impiegati mettono, a prescindere, il loro massimo impegno e dedizione per portare a casa un prodotto di altissima qualità, portando alla nostra azienda riconoscimenti e apprezzamenti a livello internazionale.

Purtroppo dobbiamo constatare che esiste un’altra azienda, quella che ha incollato l’accordo con la RSU di Milano dello scorso anno sul trattamento di trasferta del giro senza prendere in considerazione un forfait a cifre dignitose, l’organizzazione dei riposi, l’orario di lavoro e le altre richieste dei lavoratori coinvolti che, ripetiamo, impegnano tutte le loro forze oltre qualsiasi contratto firmato.

Si sarebbe potuto firmare un accordo pilota per fare da apripista agli altri grandi eventi come il festival di Sanremo, i Mondiali di calcio, le Olimpiadi per poi, magari, farlo diventare regolamento di trasferta con un adeguamento dei forfait e delle indennità che ricordiamo sono ancora la conversione in euro degli importi degli anni ‘80, quando il pane costava mille lire al chilo ed il latte cinquecento lire al litro.

Che altro dire se non che anche questa volta si è persa l’occasione di fare un accordo utile a tutti, dall’amministrazione ai lavoratori, si è scelto invece di posporre al prossimo anno perché, così è scritto nell’accordo, si dovrà ridiscutere con RCS…..

Che qualcuno ci spieghi cosa significhi vi prego!!!

 

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